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PERCHè primitiva?

Primitiva, un termine immediato, che concentra il senso di un concetto molto più ampio e ricorda il modo di fare la pizza come ai tempi passati. Primitiva, come le speciali farine usate nei nostri impasti, prevalentemente integrali o semi integrali. Escludiamo l’uso di farine raffinate come la bianca o 00, che molti studi auterovili hanno dimostratop essere causa di intolleranze.

Primitiva, come la lievitazione lunga e lenta di 36/48 ore con l’uso di lievito naturale (o pasta acida o “pastamadre” appunto) rinfrescato giornalmente perché vivo, il quale dà ai nostri impasti una maggiore digeribilità. A differenza del lievito di birra, infatti, nella pasta madre vi sono anche i lactobacilli responsabili della trasformazione dello zucchero in acido lattico (da qui il nome “pasta acida”), che a sua volta trasforma il glucosio, facendo sì che il glutine risulti molto più digeribile.

Primitiva, come la scelta di materie prime genuine e di alta qualità prevalentemente DOP, IGP, Slow Food che usiamo e spesso aggiunte a fine cottura per non deteriorarne le caratteristiche organolettiche.

Primitiva, in conclusione, perché preparata con la passione di una volta, quando ogni cosa veniva fatta nei giusti tempi e si usavano prodotti genuini, lontani dall’industrializzazione di massa che oggi stiamo vivendo.

Alcuni personaggi famosi che sono stati ospiti nei nostri locali come la Donatella Rettore, Antonello Venditti, Giorgio Gaber, Vittorio Sgarbi, Claudi Baglioni, Nino Benvenuti… e molti altri

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